Le 4 giornate di Moncalieri
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Le 4 giornate di Moncalieri
Le “inopportune” canzoni dei “99 Posse” e “Assalti frontali” aprono stasera la kermesse, appuntamento irrinunciabile per chi vuole anche conoscere le nuove leve del pop locale
Uno scenario da capogiro postindustriale, concerti gratuiti e nomi di primo piano del pop nazionale che fanno da testimonial alle nuove leve locali: Ritmika torna a riempire da questa sera a domenica l’ex Foro Boario di Moncalieri per iniziativa del Comune, che ne ha commissionato la direzione artistica ad Hiroshima Mon Amour. Tutto cominciò cinque anni fa, con il classico concorso per gruppi emergenti e qualche ospite esterno a richiamare il pubblico. Con il passare del tempo, la voce si é sparsa, il Progetto Giovani locale ha affinato la mira e moltiplicato le iniziative di base, l’ex mercato del bestiame da “posto” qualsiasi é diventato una “location” che non sfigurerebbe in un film di Jarmush, con i treni che passano sullo sfondo ricoperti di vernice spray e i capannoni rimessi all’onor del mondo senza tradirne la provenienza industriale. Un buon posto per leggere i mutamenti dell’area torinese, soprattutto nei giorni in cui a Ritmika si esibiscono tanti ragazzi che nella musica cercano alternative all’occupazione operaia ed impiegatizia di nonni e genitori. Loro, quelli dei gruppi più giovani, apriranno i concerti di venerdì, sabato e domenica, esibendosi dalle 21 alle 22,30, prima dunque dei big. C’é una giuria di giornalisti ed esperti di musica e costume, ma vota anche il pubblico dell’arena: non per decretare un vincitore, bensì per scegliere le band destinate a riempire un cd. Oggi però é serata di inaugurazione, inutile mandare allo sbaraglio gli esordienti. Meglio affidarsi a due firme illustri della musica di protesta italiana, 99 Posse ed Assalti Frontali. Parole dure, estreme, provenienti dall’area politica delle lotte autonome e dell’autogestione, e per nulla affievolite dal passaggio al mercato ufficiale. Un mondo che la Posse partenopea usa e sfida, frequentando le parti alte delle classifiche di vendita con “L'anguilla”, che invita a <sabotare e sovvertire>, e proponendo per il bis un “Comuntwist” il cui video é subito incappato in problemi di programmazione televisiva. E non sono poche le canzoni inopportune per l’ordine costituito che si incontrano ascoltando <La vida que vendrà>, il nuovo disco in cui Zulù, Meg e compagni accentuano la spinta dance elettronica che gira sotto rap, raggamuffin e melodie. Appena pubblicato l’album, il gruppo ha aderito all’operazione “Nessuno mi può giudicare”, un rifacimento della celebre canzone di Caterina Caselli dedicato all’imminente Gay Pride, che uscirà a giorni. Insomma, la “Novenove” non si ferma mai, nemmeno da queste parti: oltre a suonare a Ritmika, allestisce alle 16,30 il proprio sound system a Torino, in via San Dalmazzo 7, artefice il negozio - punto d'incontro Biosfera. Con la crew partenopea, sono a Moncalieri gli Assalti Frontali, ovvero lo sviluppo di Onda Rossa Posse, nientemeno che il primo gruppo a pubblicare un disco di rap in italiano. Era il 15 giugno 1990, e dieci anni dopo Militant A guida gli show con impeto inalterato. Altri ospiti interessanti sono in arrivo nei prossimi giorni. Venerdì convivono il reggae spirituale dei romani Radici Nel Cemento e la tradizione contadina mutata in elettronica dai Fiamma Fumana; sabato i fuoriclasse milanesi Punkreas sono supportati dal sarcasmo del friulani Tre Allegri Ragazzi Morti; domenica, infine, trionfa lo ska-core di Persiana Jones e Shandon.
Paolo Ferrari
LA STAMPA 22/6/00
giovedi 22 giugno 2000
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